Progenie del Surf: il Bodyboarding

Tutti conosciamo il surf e tutti subiamo in una certa misura il fascino di questo sport che spesso è associato alla libertà, alla bella vita e al sogno americano. Difficile non provare una seppur vaga ammirazione per questi giovani in costume che affrontano onde alte come palazzi e assumono pose plastiche in equilibrio su una tavola, dentro un tunnel d’acqua e magari con gli squali alle calcagna. Tra l’altro forse non tutti sanno che lo skateboard è stato inventato in California proprio dai surfisti che, stufi di non poter uscire in mare quando il tempo non lo permetteva, decisero di portare il surf sulla terraferma.

Visto che Colico è il punto di riferimento di chi scrive non posso esimermi dal sottolineare, come se già non lo sapeste, che è proprio Colico la mèta di tutti gli appassionati di surf, kitesurf e windsurf che approdano sul Lago di Como. In realtà, c’è da dirlo, per chi pratica il surf da veterano non è esattamente il parco giochi più eccitante; dimenticatevi onde oceaniche e pipelines, siamo pur sempre su un lago. Per gli stessi motivi, però, è particolarmente adatto ai principianti e a chi vuole imparare. D’altro canto qui è perfetto per chi fa windsurf e kitesurf perché la parte alta del lago garantisce le condizioni migliori. Mancheranno le onde ma non manca il vento. E comunque guardandovi intorno noterete che non esiste posto al mondo più bello di questo, sia che vogliate imparare a fare surf, sia che siate dei pro del windsurf, sia che non vi interessi nulla di tutto ciò.

Bodyboarding

Ma c’è un’altra disciplina applicata alla tavola che negli ultimi anni ha preso piede, una disciplina perfetta da imparare nelle acque placide del lago. Anche questa figlia del surf tradizionale, si pratica con una tavola specifica, più larga e più corta della classica, e si differenzia nel fatto che si cavalca l’onda ben saldi a pancia in sotto sulla tavola, oppure in ginocchio. Questo sport si chiama bodyboarding e apparte le differenze appena citate è uguale in tutto e per tutto al surf. La tavola consiste in un pezzo rettangolare di poliestere idrodinamico senza particolari optional, per questo di solito si pratica indossando le pinne, che garantiscono maggiore propulsione e controllo mentre si cavalca l’onda.

La storia

Nonostante abbia cominciato a riscuotere vero successo soltanto negli ultimi decenni, il bodyboarding ha origini ben più antiche, tanto da rendere la disciplina antecedente al surf stesso, in un tempo in cui alcune popolazioni polinesiane utilizzavano questa tecnica per pescare, cavalcando una tavola detta “alaia” sdraiati sulla pancia o seduti sulle ginocchia, più raramente in piedi.

Da sottolineare che tutte le manovre vengono svolte con il solo ausilio del proprio corpo, spostando il peso o immergendo un braccio in acqua per curvare. Quando vedete qualcuno in piedi su una tavola da surf che si muove pagaiando, quello è chiamato paddle surfing, un’altra cosa.

Il bodyboarding ha pregio fondamentale rispetto a tanti altri sport da tavola, è cioè è meno faticoso, più rilassante e più facile da imparare. Poiché si è già sdraiati in acqua sulla tavola, è più difficile perdere l’equilibrio e cadere, con il risultato affatto trascurabile di minimizzare incredibilmente la frustrazione iniziale, eliminando lo sbarramento all’ingresso che finisce per far desistere molti aspiranti surfisti. Anche per questo Colico e il lago di Como sono il luogo ideale per portare i bambini a imparare la disciplina.

Si può dire che il bodyboarding sia meglio del surf? Certamente no, è una mera questione di gusti personali; possiamo però dire che qui, in questo posto magico, qualunque cosa facciate finirà per farvi innamorare. Basta saper nuotare!